Esperto di Calcio

6 novembre 2012

Lazar Marković, il "Genio" di Belgrado


Nome: Lazar
Cognome: Marković
Data di nascita: 2 marzo 1994
Luogo di nascita: Cacak (Serbia)
Squadra di appartenenza: Partizan Belgrado
Ruolo: attaccante
Altezza: 175cm
Peso: 65kg
Piede preferito: destro 


Lazar Marković è uno dei talenti più puri del vecchio continente. Nato a Cacak (Serbia) il 2 marzo 1994, il giovane serbo è un giocatore fuori dal comune. In grado di ricoprire sia il ruolo di trequartista che quello di attaccante, Marković cresce calcisticamente nella sua città natale. A Cacak, infatti, muove i primi passi nel FK Borac, società molto conosciuta per il suo florido settore giovanile. Nel 2010, all'età di 15 anni arriva per lui una chiamata da Belgrado. Il Partizan, gloriosa squadra della capitale serba, lo vuole inserire nel suo settore giovanile. Markovic gioca appena qualche mese con la Primavera del Partizan, ben presto è infatti aggregato alla prima squadra. Fa il suo debutto in campionato alla trentesima giornata del campionato serbo, nemmeno maggiorenne. E' l'inizio di un'ascesa costante ed inarrestabile.
Nato come centrocampista offensivo o esterno d'attacco, viene trasformato dall'allenatore Stanojević in seconda punta. L'intuizione è tanto felice quanto efficace. Nel debutto in campionato il giovane Marković realizza la sua prima rete in una gara ufficiale, contro la "cenerentola" Novi Pazar. Le sue prestazioni non sono solo convincenti, sono strabilianti. Con giocate sopraffine ed imprevedibili, Marković si conquista il posto da titolare. Intorno a lui ruotano le altre punte, Šćepović, Eduardo e Jovančić, tutte partite davanti a lui nelle gerarchie.
Il 13 luglio 2011 arriva anche il debutto europeo, nella partita casalinga contro i macedoni dello Škendija. Le apparizioni sempre più frequenti e la continuità di rendimento spingono gli osservatori europei a far spesso tappa a Belgrado.
In Italia il più attivo è stato Pantaleo Corvino, ex direttore sportivo della Fiorentina. Sulle tracce del giovane talento, però, ci sono molte formazioni: lo Shaktar Donetsk (che ha presentato un'offerta da 4 milioni nell'estate 2011, respinta al mittente), il Chelsea, il Real Madrid e la Lazio. Il direttore sportivo del Partizan, Krstajić, ha però più volte ribadito l'incedibilità del ragazzo. Come accaduto per Jovetic e Nastasic, il club di Belgrado si siederà al tavolo solo quando sarà certa di ricevere una somma cospicua.

Lazar Marković, soprannominato "Markec" ai tempi delle giovanili serbe, è un ragazzo dal sicuro avvenire. Velocità, dribbling, visione di gioco e senso del goal sono le sue caratteristiche più evidenti. I compagni del Partizan lo hanno soprannominato "Mali Pedrito" (Piccolo Pedro), per la somiglianza con il celebre centravanti del Barcelona. Rispetto a Pedro, Marković possiede probabilmente maggior classe, ma deve sviluppare l'istinto del killer d'area di rigore che contraddistingue il forte attaccante catalano. Il fatto di crescere nel Partizan ed essere serbo ha portato i media europei ad accostarlo al gioiellino viola Stevan Jovetic. Marković ha, rispetto al forte attaccante gigliato, maggior facilità di corsa. Il modo in cui punta l'uomo, rallentando la corsa e accelerando di colpo, ricorda molto Cristiano Ronaldo. Certo, il paragone è ingombrante e, sotto porta soprattutto, il ragazzo ha ancora molta strada da fare. Tuttavia il percorso fatto ricorda molto quello del funambolo portoghese, nato anche lui come esterno offensivo e trasformatosi col tempo in un letale centravanti.
I numeri per sfondare li ha tutti questo ragazzo, tanto che Sinisa Mihajlovic lo ha già fatto debuttare in Nazionale maggiore. Radiomercato ha detto più volte che il suo sogno sia quello di giocare al Chelsea, ma il mio augurio è che questo ragazzo sbarchi al più presto in Serie A. Il nostro campionato necessita di giocatori del suo calibro e del suo talento.


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