Esperto di Calcio

27 novembre 2012

Milan, Inter e Juventus: addio al "Flaco" Pastore


Javier Matias Pastore, a mio avviso uno dei più cristallini talenti del calcio mondiale, non tornerà in Serie A. Nelle passate settimane si erano sprecati tanti rumors, che volevano le big italiane sulle sue tracce.
Il suo agente, dalle colonne di Tuttomercatoweb, ha smentito ogni possibilità: "Al Paris Saint-Germain è molto contento, la società ha creduto in Javier, così come lui ha dato subito ascolto al progetto, non esiste nient'altro che il PSG. Il Flaco resta in Francia. Vuole vincere in Francia, il suo obiettivo è trionfare con il Paris Saint-Germain e ci riuscirà. Javier ha in testa solo una cosa: combattere per il PSG". Ma sarebbe stato il giocatore giusto per le grandi squadre italiane? cerchiamo di capirlo insieme.

 Milan: i rossoneri, trovato un superbo e prolifico El Shaarawy, avrebbero bisogno di un talento del suo calibro. Pato, Boateng, Robinho e Pazzini non sono comprimari, ma nessuno di questi possiede la classe dell'argentino. Con il suo tocco di palla, la sua fantasia e la sua corsa, Javier avrebbe risolto più di un problema per Allegri. Berlusconi ha varato il progetto giovani, chi meglio di un classe 1989 che conosce bene il campionato italiano? Inoltre i rossoneri non hanno bisogno di un cannoniere, Pastore sarebbe stato libero di inventare e dispensare calcio.

 Juventus: la sconfitta di San Siro ha dimostrato, ancora una volta, che a Conte manca un vero bomber. In tal senso il Flaco non sarebbe stato indispensabile per la Juve, che avrebbe comunque aumentato notevolmente il proprio livello qualitativo. Ai torinesi, però serve altro. Si cerca l'erede di Trezeguet e ogni partita che passa se ne sente maggiormente la mancanza.

 Inter: con quest'organico l'argentino sarebbe un surplus. Vale per i nerazzurri lo stesso discorso fatto con la Juventus. Probabilmente a Stramaccioni serve un centravanti che possa alternarsi con Milito e prenderne, tra un paio d'anni, l'eredità. Sulla trequarti c'è abbondanza di talenti: Coutinho, Sneijder e Alvarez. Il brasiliano e l'olandese non hanno molto da invidiare a Pastore, Alvarez è invece decisamente meno talentuoso. Parliamo comunque di un ragazzo classe 1988, bocciarlo sarebbe un errore.

 Investire una caterva di milioni sarebbe francamente insensato per le italiane. Ci avrebbe potuto pensare il Milan, ma una filosofia del genere edstituirebbe di ogni fondamento le dolorose cessioni estive. Da amante di questo sport mi auguro di rivedere presto Pastore in Serie A, perchè credo davvero che sia un fuoriclasse. Ma nel mercato si ragiona con la testa e il portafogli, non con il cuore. Se contasse quello, Alessandro Del Piero e Paolo Maldini non avrebbero mai smesso di giocare.

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