Esperto di Calcio

5 dicembre 2012

Neymar-El Shaarawy, i campioni del futuro


Dopo la vittoria di Catania Galliani si è lasciato andare ad un intrigante paragone fra Stephan El Shaarawy ed il brasiliano Neymar: "È al di sopra di ogni nostra aspettativa. Ha fatto 20 anni la settimana scorsa e non so quanti attaccanti della sua età stiano segnando con questa continuità. Come lui al mondo c’è solo Neymar. Quando è arrivato dal Padova aveva un sacco di problemi fisici, ma adesso sta bene ed è uno dei talenti maggiori che ci sono al mondo. Calcia in maniera strepitosa e mette la palla dove vuole con un grande senso del gol". Il Faraone come Neymar, un parallelismo che cela dietro di sè più di una verità. Giovani, sorridenti e con una cresta sbarazzina, sono fra i giovani calciatori più interessanti dell'intero panorama calcistico mondiale. Entrambi classe 1992, El Shaarawy e Neymar hanno avuto un processo di crescita piuttosto differente. Il giovane italiano ha dovuto guadagnarsi sul campo la possibilità di giocare ad alti livelli. Dopo l'esordio in Serie A con la maglia del Genoa, ha infatti dovuto passare un anno in purgatorio prima di approdare in rossonero. In Serie B si è fatto le ossa, ha imparato a farsi rispettare e ha maturato esperienze in ruoli diversi. Nato come centravanti nelle giovanili rossoblu, El Shaarawy ha imparato a ricoprire molti ruoli: seconda punta, esterno offensivo, trequartista. Se questo ha limitato parzialmente il suo potenziale offensivo, lo ha contemporaneamente aiutato a giocare per i compagni e per la squadra. Liberatosi dell'ingombrante presenza di Ibrahimovic, il piccolo Faraone è letteralmente esploso come centravanti. Destro, sinistro, da fuori o di testa, ogni modo è risultato buono per lasciare il segno. Neymar è invece cresciuto nelle giovanili del Santos, squadra in cui tutt'ora milita. Nel 2009, a soli 17 anni, ha iniziato a giocare con regolarità in prima squadra. In Brasile è considerato l'erede di Pelè e a dire il vero non ricordo un giocatore tanto forte dai tempi di Ronaldo. Ambidestro e tecnicamente dotato, Neymar è un vero e proprio killer dell'area di rigore. La sua principale abilità è il dribbling, grazie al quale riesce a smarcarsi e scaricare in porta. A 20 anni ha già realizzato 52 reti nel campionato brasiliano e ben 17 reti in Nazionale, e non parlo delle selezioni giovanili, ma della Seleçao. Leader in campo e fuori, è considerato in patria "il prescelto", colui che dovrà guidare il Brasile alla conquista del Mondiale casalingo del 2014.

 178 cm per 72 kg il primo, 174 cm per 65 kg il secondo, sono due calciatori fisicamente molto simili. Piccoli ma solidi, sono tecnicamente completi. Apparentemente non hanno punti deboli e con 1992 scritto sul documento d'identità, non possono che migliorare. E' spesso difficile dire quale carriera un giovane farà, ma in questo caso mi sento di espormi e dire che Neymar ed El Shaarawy sono destinati a fare grandi cose. Pallone d'oro o campioni sarà il tempo a dirlo, ma è escluso che i due ragazzi finiscano nell'anonimato. Spesso i giocatori in erba, capaci di strabilianti stagioni in una piccola squadra, possono sentire il peso della pressione. In questo caso, però, i due ragazzi militano nel Santos e nel Milan, e sanno cos'è la pressione. L'unico augurio che posso rivolger loro è di rimanere integri fisicamente, ci regaleranno goal a raffica e giocate meravigliose. Il paragone ha destato stupore negli ambienti calcistici mondiali, ma io credo quella di Galliani non fosse una provocazione, ma una sincera opinione. E ha ragione, El Shaarawy e Neymar sono molto più simili di quanto si possa pensare, divertiamoci.

 

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