Esperto di Calcio

20 gennaio 2013

Conte: "Pogba, l'accostamento con Rijkard ci può stare, però.."


Apertura tutta dedicata a Paul Pogba nei giornali di stamane, con un bell'editoriale che celebra i suoi goal dalla distanza sulla Gazzetta dello Sport. Il ragazzo ha doti fuori dal comune, la sua scheda lo può confermare:

Paul Pogba l'erede di Vieira

In gergo, uno scaldabagno. Ossia un oggetto non meglio identificato, probabilmente un pallone, scagliato con violenza inaudita dentro la porta della squadra avversaria. Ecco, sul finire di un primo tempo in cui la Juve sembrava la versione calcistica degli Harlem Globetrotters (passaggi, triangoli, veli, finte, dribbling, ma tiri in porta da evitare con cura come se non contassero e ci fosse una multa a carico di chi si permette di cercare il gol), Paul Pogba ha spedito uno scaldabagno verso il povero Padelli. La palla, calciata a 32 metri dalla porta, è volata in rete a 101 km all’ora. Poi il francesino si è girato quasi arrabbiato verso i compagni come a dire: «Ehi, ragazzi, si fa così. Basta finezze, il succo del calcio sono i tiri in porta e i gol». Andrebbe appeso un cartello nello spogliatoio bianconero. Nella ripresa, forse per riIl bis badire il concetto, Pogba ha ripetuto la scena. Vidal ha fatto di tutto per non segnare fintando tre volte davanti al portiere e ritardando la conclusione finché non è stato murato e allora trenta secondi dopo Pogba ha dribblato Allan con la suola e ha scaricato la sua voglia di gol, di vittoria e di gloria nell’angolino basso calciando da 29 metri a 97 km all’ora. Paul era diventato il nuovo idolo dei tifosi segnando al volo di sinistro contro il Napoli e adesso ogni volta che ha un metro di libertà sulla trequarti avversaria la curva invoca il suo tiro, tra l’altro stilisticamente perfetto. Il ragazzo sta crescendo a vista d’occhio ed è normale visto che si allena regolarmente con Pirlo, Vidal e Marchisio. Ieri sera è emersa soprattutto la sua personalità: Paul non ha paura di giocare, di tirare, di prendersi delle responsabilità. Conte continua a preLe parole dicare prudenza: «Pogba ha potenzialità importanti - dice il tecnico -, l’accostamento con Rijkaard può starci, ma ha solo 19 anni. A volte si adagia sui propri mezzi e io cerco di stimolarlo con il bastone e la carota». E lui, il francesino nero con la cresta bionda, sorride: «Il pri- mo gol è il più bello della mia carriera. Una parola che ho imparato in italiano è "cattivo": me lo ripetono spesso e cerco di esserlo in campo. Quando torneranno Pirlo e Marchisio andrò senza problemi in panchina». Intanto i tifosi dello United su Internet si lamentano della sua partenza: «Non so perché Ferguson mi abbia fatto andare via: chiedetelo a lui». Paul preferisce concentrarsi sulla Juve: «Dopo il pareggio della Lazio siamo scesi in campo più cattivi». Infine Pogba dribbla gli accostamenti illustri: «Io come Rijkaard? Non mi piacciono i paragoni. Io sono Paul». Quello dello scaldabagno.

(Gazzetta dello Sport)

0 comments:

Posta un commento

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More