Esperto di Calcio

18 gennaio 2013

Milan: il ritorno di Kaka sarà come quello di Shevchenko?


Ormai è chiaro a tutti: il Milan vuole Kaka. Un'operazione di mercato sorprendente, ma non nuova alla politica rossonera. Dico sorprendente perchè, dopo le parole di Berlusconi, si pensava a nomi diversi: Destro, Santon o qualche under23 brasiliano; allo stesso tempo non così stupefacente, se pensiamo ai ritorni di Shevchenko, Marco Simone o Roberto Donadoni. Al Milan non sono per nulla contrari a riabbracciare gli eroi di mille battaglie, ancor meglio se ceduti pochi anni prima a suon di milioni. La vera domanda, allora, concerne quello che sarà il destino del trequartista brasiliano a Milano. Sarà un grande affare o verrà  a chiudere mestamente la carriera, come fece Shevchenko nel 2008?
Adriano Galliani non ha lasciato dubbi ieri sera, dichiarando: "Kakà? Berlusconi l'ho sentito anche oggi. Dobbiamo essere bravi in tre. Facciamo fatica a far quadrare i numeri ma se si riesce a essere bravi, fantasiosi e pronti ai sacrifici si farà. "Stiamo ragionando sulla formula - prosegue Galliani -, c'è un muro per lo stipendio. L'amore per Kakà non mai finito, purtroppo la legge dei numeri ci aveva costretto a cederlo". Dice il vero l'ad rossonero, a 64 milioni in contanti non si poteva resistere; così come il brasiliano non poteva rinunciare ad un quinquennale da 10 milioni di euro a stagione. Ma questi sono numeri, ciò che ci interessa capire è se il suo ritorno sarà un bene per il nostro calcio o se sarà l'ennesimo campione sul viale del tramonto. Sheva tornò a Milano nell'estate del 2008 a 32 anni, con alle spalle due anni di fallimenti in Inghilterra e, forse, poca voglia di rimettersi veramente in gioco nel grande calcio. Il fallimento fu eclatante, con 18 presenze e nemmeno un goal per l'eroe di Kiev. Kaka (ri)approderebbe in rossonero a 31 anni da compiere, con un Mondiale in casa da conquistare e tante panchine da smaltire. Fisicamente è integro, a differenza di molti connazionali Ricky si è sempre tenuto in forma e si è allenato seriamente. Per quale ragione Mourinho l'ha sempre relegato ai margini del progetto? Difficile dirsi, probabilmente ci potremo dare una spiegazione se e solo se Kaka tornerà nel nostro campionato. Solo allora potremo giudicare l'operato dello SpecialOne, che al brasiliano ha sempre preferito il tedesco Mesut Ozil. I numeri di Ricky nel Real Madrid non sono così impietosi: 25 partite e 8 goal il primo anno nella Liga, 14 e 7 la seconda, 27 e 5 la terza. Solo quest'anno la situazione è degenerata, con poche presenze e nemmeno un goal in campionato. Ciò che non ha funzionato con le "merengue" è stato l'ambientamento con la squadra ed il gioco, rendendo Kaka un corpo estraneo al gioco degli spagnoli. Io son sempre stato dell'idea che "troppi galli nello stesso pollaio" non siano un bene. Al Real la star indiscussa, ed a ragione, è Cristiano Ronaldo. Magari Kaka ha sofferto psicologicamente e tatticamente la presenza dell'asso portoghese, che ha catturato le luci dei riflettori ed in campo toglie spazio al brasiliano. In questo Milan, privo di un vero leader, Kaka potrebbe essere un innesto interessante. Prenderlo significherebbe bocciare Boateng, ma è un rischio che secondo me si può correre. Ho parlato di azzardo, perchè tale sarebbe. Kaka ha 31 anni ad Aprile, ed il Milan sarebbe l'ultimo treno da prendere per arrivare a giocarsi i Mondiali in Brasile e cercare di rialzare quella Coppa del Mondo già vinta da comprimario nel 2002 in Corea e Giappone.
Da un punto di vista economico non si può invece giudicare l'operazione, almeno fintanto che non si hanno cifre specifiche. Di certo si può affermare che 10 milioni l'anno non verranno mai versati al brasiliano, almeno non in Italia. Ai giusti prezzi, quindi senza pagare il cartellino (o quasi) ed investendo una cifra consona ai canoni rossoneri per l'ingaggio, allora forse sarebbe un'operazione intelligente.
Di certo, è con questo chiudo, Kaka potrebbe essere l'unico acuto di un mercato fermo, che ha visto le big del campionato attente ai bilanci e avare di operazioni significative. Per rincorrere il terzo posto al Milan serve una scommessa, Ricardo Izecson dos Santos Leite potrebbe essere il "poker" in mano di Allegri.

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