Esperto di Calcio

12 febbraio 2013

Icardi vs Balotelli. Il derby di Milano riaccende la passione


L'Inter ha in mano Icardi. Luglio non è domani ma è già vicinissimo, perché il club di Massimo Moratti si è mosso in maniera decisa e decisiva sul talento più brillante del campionato, l'argentino ex Barça e amico di Leo Messi, il sampdoriano più quotato del momento, il centravanti che il Napoli ha tentato di strappare nell'ultimo giorno di gennaio e che l'Inter avrà per la prossima stagione. L'operazione si farà per una cifra attorno ai 15-16 milioni di euro più premi: e questo non significa affatto che Milito saluterà. Anzi. Dopo aver assestato il colpo-Kovacic, e ben sapendo che Rocchi è una soluzione per l'immediato, l'Inter ha deciso di dare muscoli e talento al proprio reparto offensivo con qualcuno che sia il presente e di prospettiva: Icardi sta esplodendo adesso con colpi già sicuri ma pur sempre da perfezionare, il costo del suo cartellino si aggirerà attorno ai 15 milioni di euro, spesa ponderata e sensata perché il suo valore (tecnico e sul mercato) sarebbe destinato a impennarsi. Come quello di Kovacic, tassello che ha un chiaro profilo d'investimento. Il progetto voluto da Moratti e guidato da Andrea Stramaccioni, Marco Branca e Piero Ausilio è perfettamente inquadrabile anche con lui, Mauro Icardi, vent'anni fra una settimana, centravanti dinamico. Vero è che il Napoli non avrebbe totalmente mollato l'idea di poterlo avere, ma oltre all'assalto fallito a fine gennaio (aveva offerto 12 milioni) ha ancora il dubbio legato a Cavani (resta o va?) e il cruccio legato alla volontà (pesantissima) del giocatore. De Laurentiis, si sa, ha già speso parole d'apprezzamento verso l'argentino. E la volontà di Icardi (il cui idolo è Batistuta) è l'Inter: perché è cresciuto nel mito della colonia argentina, perché stare con Milito equivale a svegliarsi (e ovviamente allenarsi) con un'enciclopedia del calcio, perché il suo profilo è perfettamente aderente alla nuova faccia che via via l'Inter si sta dando. Insomma: se a fine gennaio non è stato fatto niente con il Napoli è anche perché il ragazzo (che fu convinto da Leo Messi a firmare per il Barcellona) ha in mente l'Inter. E l'Inter, capito questo, ha sgommato verso la chiusura dell'affare anticipando la concorrenza anche europea. Inter che, a fari spentissimi, ha già pianificato l'affare che come ultimo ostacolo avrebbe solo la modalità di pagamento: in linea di massimo andrebbero 8 milioni cash alla Samp più una contropartita tecnica. Tutti gli indizi portano a Silvestre, che già nella sessione di gennaio era stato cercato (con secco rifiuto) dai blucerchiati. Poi è chiaro che la lista dei baby targati-Inter è lunga e valida, e in quella lista potrebbe anche esserci un giocatore da prestito o comproprietà per limare ulteriormente le distanze fra i due club. Il valore totale di Icardi, insomma, si attesterebbe attorno ai 15-16 milioni più premi, un affare da prospettiva e da attualità per il famoso rapporto qualità-prezzo, profilo che un pur top player come Edin Dzeko (per costi, richieste e una Champions che chissà se arriverà) non avrebbe offerto. L'ipotesi di contratto per Icardi è fino al 2017 a un milione di euro a salire (ora ne guadagna 150.000 lordi l'anno): l'argentino ha rifiutato il rinnovo dell'attuale accordo fino al 2015 con la Sampdoria, scatenando di fatto Juventus (solo un sondaggio), Napoli e, in maniera decisiva, l'Inter. Inter che però non si ferma qui: fatta per Hugo Campagnaro in regime di svincolo con il Napoli, ma resta sempre viva l'ipotesi legata ad un altro argentino, Gino Peruzzi, terzino classe '92 del Velez che è considerato l'erede di Zanetti. Per chiudere, occhi su Vladimir Weiss, esterno offensivo slovacco del Pescara. Mettiamola così: l'Inter si è messa avanti col lavoro. Il rinnovamento continua.

(gazzetta.it)

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