Esperto di Calcio

19 aprile 2013

Pillole Amarcord: il calcio di ieri e di oggi, dai grandi colpi di mercato ai campioncini low cost

E' con grandissimo piacere che Esperto di Calcio presenta un nuovo editor ed opinionista. Riccardo Cavassi, fondatore e gestore della fan page "Gli amici del Nicolone" si occuperà di questa innovativa e divertente rubrica: Pillole Amarcord. 
Gli appassionati di esperto di calcio potranno divertirsi e ricordare gli anni '90, quelli che chi ha la nostra età non dimenticherà mai. I campionati delle sette sorelle, il calciomercato milionario, le italiane che primeggiavano in Europa. Riccardo è un grandissimo esperto del periodo, ci terrà compagnia e ci aiuterà a ricordare uno dei periodi più belli per il nostro calcio. Un ringraziamento speciale a lui ed un in bocca da parte mia e di tutta la redazione.

Luglio 1992: il Milan del presidente Berlusconi acquista dal Torino l'allora 23enne Gianluigi Lentini per la cifra record di 18 miliardi Lire. Con quello storico trasferimento Berlusconi rivoluzionò per sempre il mondo del calciomercato. Stravolse ogni equilibrio. Decise lui per tutti che vincere da li in poi sarebbe diventata una questione di soldi. Da allora sono trascorsi ventun anni. Ventun anni di cicli aperti e belli che conclusi. Ventun anni di Cragnotti, di Tanzi, di Murdoch e di Sanz. Dei cugini Al Thani, di Perez e di Rossel.

La secondo metà degli anni novanta hanno rappresentato il culmine della ricchezza per le società italiane. Grazie ai fondi portati dai vari imprenditori e dagli istituti di credito, il calciomercato era un affare tutto italiano. Ammirato e criticato. E invidiato da tutto il mondo. Cosi, mentre la Lazio si assicurava i gol della coppia Vieri - Crespo per una cifra vicina ai 100 miliardi di Lire, l'inter portava avanti campagne acquisti miliardarie e spesso poco prolifiche grazie ai petroldollari del proprio presidente; il Milan acquistava Pippo Inzaghi per 70 miliardi di Lire mentre per la stessa cifra la Juventus strappava alla Lazio Pavel Nedved.

Oggi la situazione è molto diversa. E molto poco esaltante. Basti pensare che la Juve l'anno scorso si è assicurata lo scudo grazie soprattutto alle magie di Pirlo, 33enne preso a parametro zero. E il Milan è riuscito a tenerle testa fino alla fine forte dell'apporto in zona gol di tale Antonio Nocerino, pagato appena 500 mila Euro. All'estero si continua a spendere come non ci fosse un domani. Negli ultimi mesi il PSG si è assicurato Lavezzi e Veratti per una cifra totale vicina ai 45 milioni di Euro. Il City prepara la carica a Isco e il Real cerca di convincere il Napoli a cedere Cavani.

E cosi, vista la mancanza di soldi, le squadre italiane stanno finalmente investendo nei propri settori giovanili, cercando di costruirsi in casa i campioni di domani. Sicuramente questo é un dato positivo che pagherà nel tempo e che riconsegnerà dignità e credibilità a questo sport in un periodo di grossa crisi economica e sociale. Certo pero' che erano belli i tempi delle vacche grasse e dei calciomercato miliardari.

Nelle mattine d'agosto ti svegliavi la mattina con la consapevolezza che la Gazza ti avrebbe informato di qualche clamoroso trasferimento di mercato. Così nel pomeriggio dopo la pennica ti sedevi all'ombra, ti munivi di carta e penna e davi forma alla tua squadra del Fantacalcio: il Real Qualsiasicosa, indeciso se puntare sul solito Pippo Inzaghi oppure sull'ultimo fenomeno sudamericano dell'Inter. E dopo ore di scrivi e cancella, raggiunti i famosi 250 Fantamilioni, eri pronto a dichiarare che quello era il tuo anno. Che da li a nove mesi a pagina 15 ci sarebbe stata la tua foto in sella al premio finale, un Harley rossa e cazzututissima.
Avresti dichiarato al giornalista di turno che il segreto è stato puntare sugli italiani. E sui giovani. E che se tornassi indietro non compreresti più quel fenomeno sudamericano dell'Inter che hai pagato 35 Fantamilioni e hai tenuto tutto l'anno in panca. Che col senno di poi acquisteresti quel giovane che a metà stagione causa infortuni altrui ha avuto la possibilità di giocare e che a fine anno è risultato uno dei migliori del campionato. Avresti dichiarato questa e un sacco di altre cose per poi accorgerti che era solo un bellissimo sogno..

Riccardo Cavassi - Gli amici del Nicolone

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