Esperto di Calcio

31 luglio 2013

Danilo Cataldi - 1994 - Italia

Fantagazzetta regala un articolo di spessore. Ylenia Marino da una mano a noi amanti dei giovani presentando uno dei ragazzi più interessanti del panorama italiano: Danilo Cataldi.
Classe '94, il mediano biancoceleste ha un roseo futuro davanti a sè, a patto che stia con i piedi per terra e segua le indicazioni dei compagni più esperti e di mister Petkovic.
Conosciamolo meglio:

Penna e foglio alla mano per appuntarvi un nome: Danilo Cataldi. Centrocampista che milita nella Lazio Primavera e che potremmo vedere quest’anno, in qualche sporadica occasione, con la prima squadra. Infatti, Vladimir Petkovic da buon osservatore non si è lasciato sfuggire il giovane, lo ha scelto e se l’è portato in ritiro con i big sotto Le Tre Cime di Lavaredo. Al fianco di Klose, uno dei suoi miti insieme a Messi e Roger Federer (è un appassionato di tennis), non potrà che crescere bene.

La carta d’identità dice: romano di Roma, nato il 6 agosto del 1994, alto 180 cm per 70 kg di peso. Caratteristiche particolari? Aveva già il pallone tra i piedi al momento della nascita. Ragiona già da uomo e non da ragazzo e ha anteposto l’amore per la sua squadra, la Lazio, ai soldi. Sì, ai soldi perché in passato è stato corteggiato dalle due squadre di Manchester (sia lo United che il City). Dopo aver parlato tanto con tanto con papà Francesco e mamma Patrizia, ha deciso di rimandare la proposta al mittente restare in biancoceleste, nella sua amata città, per vincere lo scudetto con quei colori indosso e per crescere nel suo club. “Sono sicuro, resto qui contento e felice” queste le parole del piccolo uomo che a diciassette anni si è trovato a prendere la prima decisione importante della sia vita. Quanti avrebbero avuto il coraggio di rifiutare due club così importanti? Pochi, davvero. Lui è voluto restare per togliersi le sue soddisfazioni e far volare la Lazio più in alto possibile. Danilo ha iniziato la sua carriera nel club locale dell’Ottavia calcio a soli 4 anni. Nella stagione 2006-2007 viene notato dagli osservatori biancocelesti che lo aggregano al gruppo delle giovanili Lazio.

Con le debite proporzioni era, forse, dai Alessandro Nesta e Marco Di Vaio che nel settore giovanile biancoceleste non si vedeva un talento di questo livello. In possesso di grandi qualità tecniche, Danilo è un centrocampista centrale con spiccate doti offensive e dal grande passo. E’ molto abile tecnicamente ed è dotato di un bel tiro dalla distanza. Dal punto di vista tattico è un giocatore molto duttile, un vero jolly, in grado di calciare sia di destro che di sinistro. Nasce come trequartista ma si adatta bene anche come mezzala in un centrocampo a 3. Ci sa fare anche con la palla al piede, con i dribbling ed è brav negli inserimenti. Costante nel rendimento, aiuta i compagni sia in fase d’impostazione che di difesa. A tutto questo unisce una grande visione di gioco che gli consente di essere un centrocampista completo a 360°, oltre che moderno.

Nella finale della Final Eight scudetto contro l’Atalanta ha trascinato la squadra alla vittoria, segnando una memorabile doppietta: il primo gol è arrivato su una splendida punizione, mentre il secondo è stato un tap in vincente in arera, stile bomber di razza. La grande finale disputata gli è valsa al numero 5 il premio Morosini come migliore in campo. Lui ha commentato così: “Ricevere il premio è stato fantastico, non me l’aspettavo”.

Il futuro? E’ sul taccuino di molti club di serie B, di Lega Pro, oltre all’estero (come detto sopra). Tutti farebbero carte false per averlo, ma la società sta prendendo tempo. Petkovic intanto lo studia: è uno dei candidati a salire in prima squadra da qui al prossimo anno. Un ragazzo straordinario, unico. Per carattere, per determinazione e per voglia. Non ha paura del futuro, punta dritto ai suoi prossimi obiettivi che sono già ben chiari. Un ragazzo d’oro in campo e fuori che può ancora crescere molto. Ha un contratto con la Lazio fino al 2015 con opzione fino al 2016. Lotito farebbe bene a non farselo sfuggire: un ragazzo come pochi, legato alla maglia che ama e dal futuro roseo.

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