Esperto di Calcio

23 settembre 2013

Serie A, le cinque sorelle ed un Diavolo scornato

E' tornato un campionato di livello. Si vociferava in estate, ma ora lo possiamo dire a chiare lettere. Si, forse le italiane in Europa continueranno a far fatica, ma le nostre squadre stanno recuperando lo smalto di un tempo. Non sono solo i numeri a dircelo, ma i giocatori e la bellezza del calcio espressa.
La Juventus, lo sappiamo, non è una novità. Con Tevez ha portato in Italia un giocatore favoloso, capace di far goal e di lottare con la ferocia di chi non molla mail. Più del fantastico diagonale e del clamoroso doppio di palo di ieri, a stupire è la cattiveria dell'Apache. Quattro-cinque tackle per non mollare il pallone e strapparlo agli avversari; una forza nelle gambe che ricorda un toro nell'arena.


Ma dietro ai bianconeri, che non avranno per nulla vita facile, ci sono compagini di livello. Il Napoli, lo scrivevo in estate, si è rafforzata notevolmente. Con un tecnico di cultura e livello come Benitez non poteva essere altrimenti, ma l'escalation è rapidissima. Higuain e Callejon sono due certezze, due calciatori che ti fanno fare il salto di qualità. L'argentino è un bomber spietato, capace di esaltarsi nel modulo ad una sola punta che Don Farè, come lo chiamano a Napoli, ha disegnato per lui. Lo spagnolo, capello gellato e sguardo fiero, spacca le difese. Sa inserirsi e accelerare, dialogare con Hamsik e concludere a rete. Dietro, infine, ci sono un roccioso centrale come Albiol ed un esperto portiere come Reina, il Napoli è candidatissimo al tricolore.

La Roma è una sorpresa, da valutare alla distanza. Garcia ha modellato una squadra tonica ed arcigna, che sfrutta la fantasia di Ljajic e Totti; le incursioni di un Maicon in versione "evergreen" e la forza in mezzo al campo di De Rossi e Strootman, una vera diga.

Mazzarri, ed è una sorpresa per me, ha saputo ridisegnare l'Inter dalle fondamenta. Corsa, abnegazione e tattica sono il credo dei nerazzurri, che hanno spazzato via il Sassuolo come uno tsunami. Se là davanti Palacio è una certezza, con il ritorno di Milito la situazione potrebbe "aggravarsi" per le rivali dei meneghini. Ma la bravura di Mazzarri, secondo me, è stata quella di resuscitare giocatori come Alvarez e Jonhatan, buoni per portare la sacca dei palloni e le bottiglie d'acqua con Stramaccioni, ed ora parte integrante del progetto Inter. L'argentino, poi, sta strabiliando. Se nelle prime due stagioni sembrava una lumaca, oggi corre e sprinta come un velocista, spaccando le difese con un mancino che non gli è mai difettato.

La Fiorentina, dopo il furto subito dal Milan la passata stagione, si candidava al ruolo della protagonista. Dopo l'infortunio del panzer Gomez c'era qualche dubbio, ma ieri i viola hanno "spaccato". Con un Rossi in formato superstar e un Borja Valero strepitoso, Montella sa che può portare in alto i gigliati. Dietro, se Neto continua così, anche il problema portiere è risolto, e c'è sempre quel numero 33 tedesco che tra un pò di settimane potrebbe tornare ad essere l'arma vincente.

Dicevo del Milan, ecco la nota dolente. Allegri ha chiesto Matri, e glielo hanno comprato. Risultato? Pessimo al momento. La difesa fa acqua, con Zapata che ieri sera ha dovuto tirar fuori la bussola per cercare El Pipita nella trequarti offensiva rossonera. Il centrocampo, orfano di Montolivo, non ha un minimo di qualità. La manovra risente di tutto questo, e vedere Birsa in campo, poi, fa male a tutti gli amanti del bel calcio.
Balotelli, con i suoi alti e bassi, è la sola certezza di Allegri, che deve accelerare il recupero di El Shaarawy, l'unico talento che salta l'uomo e che può aiutare Mario la davanti.
Ad oggi il Milan sembra un passo sotto alle altre, forse due. Nonostante la mole di rigori a favore, il Diavolo non convince e non riesce a vincere con la disinvoltura che una squadra come il Milan dovrebbe avere.

0 comments:

Posta un commento

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More